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8 Marzo 2021 Aggiornato: 8 Marzo 2021 da Aiso
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Manuela Deiana

Manuela Deiana
8 Marzo 2021 Aggiornato: 8 Marzo 2021 da Aiso
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Dal 2015 sono docente di Histoire (Storia veicolata in lingua francese nei percorsi EsaBac) presso il Convitto nazionale di Cagliari.

Nel 2004 ho conseguito la laurea in Scienze politiche presso l’Università di Cagliari e nel 2009 il Dottorato di ricerca in Storia, istituzioni e relazioni internazionali dell’Asia e dell’Africa moderna e contemporanea con la tesi “Mohammed V nell’evoluzione storico-politica del Marocco (1927-1961)”. Durante il dottorato ho lavorato a lungo sul campo (sono stata visiting student presso l’Università Mohammed V di Rabat) e ho iniziato a dedicarmi alla raccolta di fonti orali e storie di vita.

Nel 2012 ho lavorato come visiting fellow presso l’unità di storia orale dell’Institut d’Histoire du Mouvement national all’Università Manouba di Tunisi e nel 2012-2013 ho insegnato metodologia della ricerca all’Università di Gabès (Institut Supérieur des Langues).

Da qualche anno mi occupo di didattica della Shoah e a questo argomento ho dedicato la tesi di Laurea magistrale in Storia e società conseguita nel 2020: “Insegnare l’indicibile. Yahad-In Unum e la didattica della «Shoah par balles»”.

Attualmente sono iscritta al Master di II livello in Public and Digital History presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Tra le pubblicazioni più rilevanti:

  • Manuela Deiana, “Mohammed V, l’ultimo sultano del Marocco”, in Emanuela Locci (ed.), I volti della politica. Protagonisti nel Mediterraneo tra Ottocento e Novecento, Bastogi Libri, 2015, pp. 69-92;
  • Manuela Deiana, “«Nous n’avions pas d’autre choix». Colonialisme et guerre de libération au Maroc à travers les témoignages des protagonistes de la Résistance”, in Nicola Melis, Mauro Nobili (ed.), Futūḥ al-buldān/Sources for the Study of Islamic Societies, n. 1, Aracne, 2012, pp. 213-230 (peer reviewed);
  • Manuela Deiana, “I giardini segreti del re. Gli anni di piombo in Marocco tra repressione e resistenza (1965-1990)”, in Patrizia Manduchi (ed.), Voci del Dissenso. Movimenti studenteschi e opposizione politica in Asia e Africa, Bologna, Emil-Odoya, 2011, pp. 325-347;
  • Manuela Deiana, “Algériens “producteurs” de culture en Italie. Un regard sur l'”Autre” pour alimenter le dialogue italo-algérien”, in Revue d’Histoire Maghrébine, n. 142, Mars 2011, pp. 7-21;
  • Elena Caprioni, Manuela Deiana, Erik Eklund, “Interview techniques in three different research scenarios”, in The International Journal of Interdisciplinary Social Sciences, vol. 4, n. 7, 2009, pp. 1-10 (peer reviewed).

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Le fonti orali - Intervista

Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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