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13 Settembre 2011 da Aiso
Notizie

Spettacolo Dal punto di vista dei serpenti | Roma | 21 settembre 2011

Spettacolo Dal punto di vista dei serpenti | Roma | 21 settembre 2011
13 Settembre 2011 da Aiso
Notizie

GiovannaMariniIl Circolo Gianni Bosio presenta lo spettacolo

DAL PUNTO DI VISTA DEI SERPENTI | Du point de vue de serpents

con Giovanna Marini, Patrizia Bovi, Francesca Breschi, Patrizia Nasini


mercoledì 21 settembre ore 21| Roma | Auditorium Parco della Musica | Teatro Studio | info: 0680241281 info@musicaperroma.it

Dopo il grande successo d’oltralpe approda in Italia in prima assoluta all¹ Auditorium Parco della Musica di Roma, DAL PUNTO DI VISTA DEI SERPENTI di e con Giovanna Marini. La grande interprete e studiosa della musica popolare si presenta in forma di quartetto affiancata dalle voci di Patrizia Bovi, Francesca Breschi e Patrizia Nasini per raccontare in forma di Cantata i Santi popolari. Quelli eletti e santificati dal mondo contadino prima ancora del placet Vaticano, ma soprattutto i santi laici: Falcone e Borsellino, Pier Paolo Pasolini, Pier Giorgio Welby, Miriam Makeba morta immediatamente dopo il concerto a Castelvolturno per i suoi concittadini aggrediti e uccisi dalla camorra.

La Cantata è nata da un suggerimento di Valter Colle che, in occasione del Mittelfest di Moni Ovaia a Cividale, ha invitato Giovanna Marini a raccontare la religione di Aquileia: radicalmente differente da quella cattolica romana, filoebraica, lontana dalla teologia paolina e di fede Marciana, ovvero seguace di San Marco. Con tutto ciò che ne deriva nella cultura e negli usi dei friulani. Dal punto di vista dei serpenti, quindi, è una cantata che mette in versi e musica i canti dei santi, quelli amici del popolo e non del potere. E mette in luce un¹Italia un po¹ politeista e pagana. Perché il Santo, che certo è grande amico di Dio, ha di suo poteri soprannaturali. Con il Santo Patrono si sta in familiarità, a lui si può chiedere un po¹ di tutto. È un feticcio che il popolino adora. E questo spiega la fortuna dei pellegrinaggi. I canti più antichi raccontano anche di magia, con tanto di denuncia della maga o della fattucchiera di turno alle autorità. Ma fanno anche emergere il ricorso a forze estranee all¹uomo per risorvere i problemi della quotidianità. Fra le righe dei racconti anche la storia della chiesa cattolica, i suoi scismi, la nascita delle eresie in Italia. Un lavoro intenso quanto curioso che nasce dalla ricerca delle testimonianze raccolte dalla viva voce della gente. Come tradizionalmente il lavoro di Giovanna Marini.

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Le fonti orali - Intervista

Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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