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31 Dicembre 2008 Aggiornato: 29 Marzo 2021 da Aiso
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STEFANIA FICACCI

STEFANIA FICACCI
31 Dicembre 2008 Aggiornato: 29 Marzo 2021 da Aiso
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Stefania Ficacci

Sono nata nel 1980 a Roma, dove mi sono laureata in Lettere presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi La Sapienza, con una tesi di laurea sulla storia urbana del quartiere di Tor Pignattara durante il periodo fascista, poi divenuto un libro edito dalla Franco Angeli. Durante le ricerche per la mia tesi ho conosciuto il Circolo Gianni Bosio, diretto da Alessandro Portelli, nel quale ho svolto numerose attività di ricerca e di promozione dell’Archivio sonoro dedicato a Franco Coggiola. E’ nato in quegli anni un lavoro svolto con altri miei coetanei sulla memoria storica dell’occupazione nazifascista e della liberazione nella città di Tivoli, che produsse un documentario, patrocinato dalla Provincia di Roma, dal titolo: Il 25 aprile è la festa mia! Nel 2005 e nel 2006 ho collaborato al progetto “Città come Scuola” per l’Istituto Romano per la Storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza, accompagnando molti ragazzi delle suole medie inferiori nella visita ai luoghi della memoria storica della città di Roma.

Con l’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti ho pubblicato due saggi relativi alla provincia romana: il primo riguarda la lotta dei contadini dei Castelli Romani durante il fascismo; il secondo affronta i venti anni di persecuzione fascista dei dissidenti politici nel territorio di Rieti.

Nel 2007 ho vinto il dottorato di ricerca in storia urbana e rurale presso l’Università degli Studi di Perugia, dove sto approfondendo i miei studi sulla nascita e sviluppo della periferia romana durante il regime fascista.

Roma e il suo territorio sono al centro delle mie ricerche. La città rappresenta un laboratorio di trasformazioni storiche, economiche, sociali; un luogo in evoluzione costante che racconta ed influenza la vita quotidiana dei suoi abitanti. La fonte orale rappresenta la voce di questo spazio dai labili confini ed il compito dello storico è di cogliere la memoria che la città ci restituisce, coniugando l’osservazione delle pietre con quella degli uomini, fino a cogliere la loro unicità.

Pubblicazioni

– Roma durante l’occupazione nazifascista, Franco Angeli Editore, Milano 2009

– Tor Pignattara. Fascismo e Resistenza di un quartiere romano, Franco Angeli Editore, Milano 2007

– Fonti orali e Ricerca storica, (a cura di), n. 2-3, 2007 di Memoria/Memorie, Centro Studi Ettore Luccini, Padova 2008.

– L’antifascismo nella provincia di Rieti, saggio realizzato per l’Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti) Sezione Provinciale di Roma con il contributo della Regione Lazio, Roma 2007.

– I contadini dei Castelli Romani negli anni del fascismo, saggio realizzato per l’Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti) Sezione Provinciale di Roma con il contributo della Regione Lazio, Roma 2006.

– Sperare contro ogni speranza, in L’Annale Irsifar 2006 (Istituto romano per la storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza), Roma 2006.

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Le fonti orali - Intervista

Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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