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28 Febbraio 2011 da Aiso
Notizie

Incontro Il valore del sapere, Roma, 25 febbraio 2011

Incontro Il valore del sapere, Roma, 25 febbraio 2011
28 Febbraio 2011 da Aiso
Notizie

Venerdì 25 febbraio 2011, ore 17.00, Roma (Palazzo Valentini – Via IV Novembre 119/a)

La Provincia di Roma organizza il convegno dal titolo Il valore del sapere – L’esperienza della Scuola 725.

Coordina Alessandro Portelli (Circolo Gianni Bosio); partecipano fra gli altri Cecilia D’Elia (assessore alla cultura della provincia di Roma), Maria Immacolata Macioti (Università La Sapienza), Sandro Medici (presidente Municipio Roma X), Don Roberto Sardelli (fondatore della Scuola 725).

Convegno sul ruolo dell’apprendimento e dell’istruzione come percorso di crescita, di affrancamento dalla povertà e dall’emarginazione. Verranno presentati i risultati della prima ricerca storica sulla ‘Scuola 725’ creata da don Roberto Sardelli nella periferia romana nella seconda metà degli anni 1960 che coinvolse centinaia di giovani immigrati, in buona parte dal sud d’Italia,  insieme alle loro famiglie. La ricerca è stata promossa dall’Assessorato alle politiche culturali della Provincia di Roma e realizzata dall’associazione LabNovecento in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza. Il convegno sarà l’occasione per approfondire i contorni di un’esperienza che ha avuto un posto di rilievo nello sviluppo sociale e culturale della società romana e italiana e che fornisce spunti di riflessione sul valore del sapere e dell’apprendere insieme anche nel tempo presente

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Le fonti orali - Intervista

Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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