Aiso Italia
  • Home
  • ASSOCIAZIONE
    • PRESENTAZIONE
    • ORGANI E CARICHE
    • REDAZIONE
    • SOCI
    • ASSOCIARSI
    • STATUTO
    • PRIVACY E COOKIES
    • CONTATTI
  • RISORSE
    • BUONE PRATICHE
    • METODI
    • STRUMENTI
    • INTERVISTE SULL’INTERVISTA
    • STORIA
    • VADEMECUM ARCHIVI ORALI
    • LINKS
      • ASSOCIAZIONI
      • SITI AMICI
  • PUBBLICAZIONI
    • NOTIZIARIO
    • RIVISTA
    • LIBRI
  • SCUOLE AISO
    • IN PREPARAZIONE
    • EDIZIONI PASSATE
29 Ottobre 2009 da Aiso
Interventi

Memorie di confine e identità plurime. Il confine italo-jugoslavo nei racconti di vita dei testimoni: 1943-47

Memorie di confine e identità plurime. Il confine italo-jugoslavo nei racconti di vita dei testimoni: 1943-47
29 Ottobre 2009 da Aiso
Interventi

____________________

di Alessandro Cattunar

Diacronie. Studi di Storia Contemporanea : il dossier [on-line], N.1, 19/10/2009

ANTEPRIMA] – Il 15 settembre del 1947, dopo la caduta del fascismo e dopo quattro anni in cui si sono susseguite amministrazioni tedesche, jugoslave e anglo americane, viene definito il confine che divide l’Italia e la Jugoslavia. La creazione di un nuovo confine è sempre un evento traumatico. Il periodo in cui viene deciso il tracciato della linea che dividerà due Stati e due popolazioni, che stabilirà “chi è di qua e chi è di là”, è un periodo di lotte e di scontri. Ma è anche il momento di una scelta definitiva. È il momento in cui gli individui devono confrontarsi con loro stessi, con la loro identità e con quella degli “altri”. Come ha vissuto la nascita del confine la popolazione della Venezia Giulia e in particolar modo quella di Gorizia? Attraverso l’analisi dei racconti di vita si cercherà di studiare la memoria, i ricordi che i protagonisti hanno di quel periodo. Memorie che sono fortemente legate all’identità, alla definizione e percezione di sé. Identità spesso fluide e cangianti. Memorie che sono influenzate anche dalle scelte compiute e dai contesti e gruppi in cui ci si è trovati a vivere. Si cercherà così di mettere in discussione anche alcuni paradigmi che in passato hanno messo al centro delle analisi una netta contrapposizione fra due gruppi nazionali. […» Scarica l’articolo completo in PDF]


“Ricordi il confine?” by Vincenzo Caico (CC-BY-NC-ND)

Per citare questo articolo:
Alessandro Cattunar, «Memorie di confine e identità plurime. Il confine italo-jugoslavo nei racconti di vita dei testimoni: 1943-47», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea : il dossier [on-line], N. 1, 19/10/2009,
URL:<http:// www.studistorici.com/2009/10/19/cattunar_memorie_di_confine>

Creative Commons License
« Memorie di confine e identità plurime. Il confine italo-jugoslavo nei racconti di vita dei testimoni: 1943-47 » by Alessandro Cattunar/ Diacronie. Studi di Storia Contemporanea is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.

Articoli Correlati:

Una classe al lavoro: la storia orale nella 3°F
di Stefania P...
I compagni di Stefano. Estratto di un libro ritrovato
Pubblichiamo ...
Placido Rizzotto e le lotte contadine tra memoria e oblio
di Giovanni C...
Alessandro Leogrande in Argentina. Tra storia recente e storie orali
di Camillo Ro...
E non mai più la guerra, di Cesare Bermani e Antonella De Palma | Società di mutuo so...
E' pronto il ...

SEGUICI

Envelope Facebook Instagram Youtube Rss
ASSOCIATI!
L'INTERVISTA
BUONE PRATICHE
VADEMECUM
SCUOLE AISO
PUBBLICAZIONI
RIVISTA
Le fonti orali - Intervista

Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

Contatti
Privacy & Cookies