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15 Luglio 2021 da Aiso
Notizie

Un ricordo di Maria Immacolata Macioti

Un ricordo di Maria Immacolata Macioti
15 Luglio 2021 da Aiso
Notizie

di Gabriella Gribaudi.

Maria Immacolata Macioti, una delle sociologhe italiane più attenta ai temi della memoria e della storia orale, ci ha lasciati il 10 luglio scorso. Una perdita dolorosa. Era una donna gentile e generosa e una studiosa innovativa e aperta alla discussione e alla condivisione di temi e oggetti di ricerca appartenenti a diverse discipline e campi di studio.

È stata tra i membri dei primi direttivi dell’AISO cui ha dato un contributo intenso e significativo. Sua è stata l’organizzazione di una delle prime scuole di storia orale dell’AISO nel Castello Colonna di Genazzano (Imparare a registrare: esercizi con la memoria a Genazzano. Metodologie di acquisizione delle fonti orali, 13-15 ottobre 2011).  Ha insegnato sociologia per molti anni all’università di Roma La Sapienza ed è stata tra i più importanti esponenti della scuola che si riconosceva nella rivista “La Critica Sociologica” fondata e diretta da Franco Ferrarotti con cui Maria Immacolata Macioti condivideva l’approccio qualitativo e biografico alla ricerca sociale. Su questi temi aveva curato i volumi Biografia storia e società e Oralità e vissuto, entrambi pubblicati da Liguori (Napoli, 1997)

Sempre attenta ai temi dei diritti umani e delle disuguaglianze sociali era responsabile dell’Osservatorio Permanente Rifugiati Vittime di Guerra e negli ultimi anni si era dedicata allo studio dei genocidi e degli stermini di massa confermando la sua ispirazione profondamente interdisciplinare. (Genocidi e stermini di massa. Il Novecento a confronto, 2018; L’Armenia, gli armeni. Cent’anni dopo, 2015).

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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