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9 Novembre 2022 da Aiso
Notizie

Scrivere (quasi) la stessa cosa: un nuovo libro AISO

Scrivere (quasi) la stessa cosa: un nuovo libro AISO
9 Novembre 2022 da Aiso
Notizie

È appena uscito il nuovo libro della collana di Storia Orale:

Scrivere (quasi) la stessa cosa.

La trascrizione come atto interpretativo nella pratica della storia orale a cura di Francesca Di Meo, Roberta Garruccio e Francesca Socrate, Firenze, Edit Press 2022

 

Scrivere quasi la stessa cosa

Questo volume raccoglie saggi che riguardano la trascrizione delle fonti orali. L’obiettivo è di mettere in comune vantaggi e limiti della trascrizione come tentativo di dire quasi la stessa cosa (secondo un’espressione utilizzata da Umberto Eco) rispetto al parlato, e di rendere nello scritto non solo l’orale, ma anche un orale “non vocale”. Il libro ha l’ambizione di contribuire a colmare un vuoto. La trascrizione del parlato è un passaggio spesso fondamentale, talvolta ineludibile, del lavoro degli storici e delle storiche orali sulle proprie fonti.

Eppure, nella vasta letteratura sul metodo della storia orale, e salvo alcune interessanti eccezioni, alla trascrizione è sempre stata dedicata un’attenzione relativamente limitata, sia in Italia sia in ambito internazionale. È un gap che si spiega con l’adesione comune all’assunto implicito che la trascrizione sia una sorta di atto meccanico, un passaggio obbligato e anche un po’ noioso, che segue regole piuttosto ovvie. Una più attenta riflessione spinge invece a considerare che di ovvio nella trascrizione c’è poco o nulla.

Essa è sempre un atto di natura interpretativa, un nodo che intreccia un piano tecnico, teorico, etico; una ricerca continua, condotta tra molte mediazioni, di un punto di equilibrio tra fedeltà, leggibilità, non dispersione del senso e significato trasmesso a voce. In questa direzione il volume si propone anche come un prezioso contributo didattico.

Indice

Prefazione. Scrivere (quasi) la stessa cosa
Bianca Pastori

Leggere come un discorso parlato. La riflessione sulla trascrizione nella storia orale anglosassone e italiana
Patrick Urru

L’infrastruttura CLARIN e il servizio di trascrizione multilingue T-Chain
Stefania Scagliola, Silvia Calamai

Indicizzazione o trascrizione? Indicizzare per tutelare l’ascolto. L’esempio di Patrimonio Orale
Donatella Orecchia

Il parlato narrativo tra oralità e scrittura: caratteristiche lessico-sintattiche
Alberto Bramati

La simulazione del parlato nella narrativa italiana del secondo Novecento
Gianni Turchetta

Scritture, parole, voci e figure. Interviste di artisti migranti a confronto
Graziella Bonansea

Trascrivere e interpretare. Tradire per restare fedeli?
Fabio Dei

Nelle mani giuste. Trascrivere e sottotitolare una fonte orale in lingua dei segni
Luca Des Dorides

Voci dal manicomio di Maggiano rievocate in eterodirezione
Marco Cavalcoli

Prove tecniche di trascrizione: un’esperienza personale
Patrik Urru

Autori e curatori

 

Per ulteriori informazioni visita il sito dell’editore

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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