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2 Marzo 2017 da Aiso
Notizie

Calendario civile Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani

Calendario civile Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani
2 Marzo 2017 da Aiso
Notizie

Giornata internazionale delle donne 2017

 

Giovedì 9 marzo 2017, ore 17.00

presentazione del volume

Calendario civile

Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani

a cura di Alessandro Portelli

Donzelli, 2017

 

Intervengono

 Andreina De Clementi, Domenico Rizzo

Coordina

Patrizia Rusciani

Intervento musicale del coro Sabatoincanto diretto da Patrizia Nasini

dedicato alla Giornata internazionale delle donne

Biblioteca di storia moderna e contemporanea – Palazzo Mattei di Giove

Via Michelangelo Caetani 32 – Roma

Per informazioni: b-stmo.info@beniculturali.it – www.bsmc.it –

 

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Comunicato stampa

 

Giovedì 9 marzo 2017, alle ore 17.00, in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Calendario civile. Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani, a cura di Alessandro Portelli, Donzelli, 2017. Intervengono:Andreina De Clementi, Domenico Rizzo. Coordina: Patrizia Rusciani.

 

Intervento musicale del coro Sabatoincanto diretto da Patrizia Nasini dedicato alla Giornata internazionale delle donne.

 

Un originalissimo progetto collettivo all’insegna della storia e dell’impegno civile, il libro lancia e articola la proposta di un «Calendario civile», parallelo a quello religioso, scandito da 22 date celebrative di passaggi cruciali della nostra storia democratica e della nostra tradizione repubblicana. Fin dai primi anni del secondo dopoguerra, la questione di una ritualità altra, di un ciclo dell’anno laico, si è posta come fondamento di una comunità civile. È in questo spirito che si sono cominciati a celebrare avvenimenti del nostro Risorgimento come la Breccia di Porta Pia o la proclamazione della Repubblica romana, e si è ripreso a festeggiare ricorrenze come l’8 marzo. Non è stato un processo semplice: certe date, come il 2 giugno, hanno avuto un’origine istituzionale; altre, come il Primo maggio, sono state faticosamente riconquistate; altre ancora, come quelle della strage di piazza Fontana o del G8 di Genova, sono sorte dal basso e fanno parte di una memoria tuttora in formazione. I 22 capitoli di questo libro narrano dunque di un calendario in divenire; essi non si limitano alla sola ricostruzione di ciascuna data, bensì la connettono a un contesto storico e geografico più ampio. Così, le pagine dedicate alla data del referendum sul divorzio rinviano anche alla celebrazione di quello sull’aborto e alla storia della riforma del diritto di famiglia. Allo stesso modo, l’occupazione delle fabbriche o il Primo maggio sono l’occasione per raccordare la storia e la memoria del movimento operaio alla sua realtà presente. Così ancora, l’8 settembre non segna solo l’inizio di una nuova Italia, ma anche l’avvento di un protagonismo civile delle donne, di un inedito maternage di massa. E il 3 ottobre riannoda il tragico ricordo del recente naufragio dei migranti di Lampedusa agli infausti precedenti dell’invasione italiana dell’Etiopia. A dare ulteriore sostanza storica a questo calendario, ogni data è accompagnata da una preziosa appendice di brevi documenti di storia orale, di brani autobiografici, poetici o musicali. L’obiettivo è la costruzione di un patrimonio di tradizioni condiviso: la storia e il passato aiutano così a comprendere, trasmettere e ricordare, rafforzando il tessuto della nostra comunità nazionale, sconfiggendo i rischi dell’oblio, e costruendo una cittadinanza capace di non smarrirsi nelle sfide del nostro tempo. Ideato e coordinato da Alessandro Portelli, «Calendario civile» è un progetto nato dalla collaborazione tra la Donzelli editore e il Circolo Gianni Bosio, che oltre a dar vita al volume scritto a più mani, prevede un ciclo di eventi e spettacoli dal vivo intrecciati con i documenti orali contenuti nel volume.

 

Alessandro Portelli è considerato tra i fondatori della storia orale. Professore di Letteratura angloamericana all’Università «La Sapienza» di Roma, ha fondato e presiede il Circolo Gianni Bosio per la conoscenza critica e la presenza alternativa della cultura popolare. Collabora con la Casa della Memoria e della Storia di Roma e con «il manifesto».

 

Andreina De Clementi ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Napoli «L’Orientale». È stata socia fondatrice e presidente della Società italiana delle storiche e ne ha diretto per alcuni anni il semestrale «Genesis».

 

Domenico Rizzo insegna Storia contemporanea e Storia delle relazioni di genere e delle identità sessuali all’Università di Napoli L’Orientale.

 

Patrizia Rusciani dirige la Biblioteca di storia moderna e contemporanea.

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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