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11 Giugno 2021 da AISO
Notizie

La storia orale del lavoro: call for papers

La storia orale del lavoro: call for papers
11 Giugno 2021 da AISO
Notizie

CALL FOR PAPERS – LAB/ORAL: La storia orale del lavoro

Convegno – Pistoia-Firenze, 25-26 novembre 2021 (date da confermare)

La storia orale, con la sua pratica che muove dall’ascolto, dai racconti e dalle testimonianze delle persone, permette di indagare i fenomeni storici da un’angolazione “interna”, attraverso il punto di vista dei protagonisti. Consente cioè la messa a fuoco di aspetti preclusi alla storiografia che utilizza solo la documentazione archivistica risultante dall’attività di enti strutturati, con una forza che mette in primo piano la soggettività degli attori storici.

Il valore euristico di questa metodologia per la storia del lavoro, dei conflitti e delle organizzazioni dei lavoratori, permette di illuminare zone sfuggenti e di meglio comprendere le dinamiche interne: il rapporto tra il lavorare e l’organizzarsi; la professionalità e il nesso con i saperi e la conoscenza; la cultura; le identità; le dimensioni sociali e familiari; i diversi punti di vista generazionali e di genere.

Attraverso interviste narrative realizzate ex novo, o reinterpretando le fonti orali prodotte da altri in passato, possono essere rimessi in discussione approcci storiografici consolidati e aperte nuove piste di indagine per favorire la comprensione e la storicizzazione di quanto è più vicino a noi nel tempo, anche nel suo rapporto con il presente. Inoltre, “l’ascolto” è un felice terreno di incontro interdisciplinare con l’antropologia, la sociologia, la psicologia.

Infine, va osservato che i rapporti di lavoro, tra lavoratori e all’interno delle loro organizzazioni, in quanto rapporti umani, sono prima di tutto fondati sulla parola, cioè sull’oralità. Esiste uno spazio di pratiche orali nel mondo del lavoro, all’interno della gerarchia verticale e delle interdipendenze orizzontali, che è fatto sia di riti collettivi, come le assemblee e i congressi sindacali, sia di scambi meno formalizzati, come i racconti, gli aneddoti e le “voci” che percorrono le comunità di lavoro. Essi aprono la porta all’utilizzo della documentazione sonora intesa in senso ampio ed alla ricerca intorno a questo spazio di interazioni che veicolano conoscenza, eredità culturale, memoria, saperi, regole, capacità di organizzarsi.

Raccogliamo proposte di contributi relativi a ricerche che utilizzino le metodologie della storia orale e riflettano sull’oralità nell’esperienza sociale del lavoro e del sindacato per un convegno che si terrà a fine novembre 2021.

I temi e le linee di ricerca di particolare interesse sono i seguenti.

1. Come la storia orale consente di studiare:

  • i sistemi di produzione e la costruzione del sindacato
  • i rapporti di genere e/o generazionali nei luoghi di lavoro e all’interno di comunità di lavoratori
  • il lavoro e la costruzione/acquisizione dei saperi e della conoscenza
  • il lavoro e il territorio: le tre italie e le “periferie” produttive
  • le ristrutturazioni, le crisi, la deindustrializzazione: lavoratori e lavoratrici di fronte alle trasformazioni dall’alto
  • i nuovi lavori (gig economy, piattaforme, logistica, telelavoro e smart working).

2. Come le pratiche dell’oralità sono entrate ed entrano:

  • nelle relazioni di lavoro e negli spazi di socializzazione tra lavoratori
  • nell’organizzazione e nel conflitto: l’assemblea, il comizio, il congresso, la contrattazione, lo sciopero come ambiti della parola detta, ricordata, trascritta
  • nella definizione delle identità e nella trasmissione della memoria dei “mondi del lavoro” sia del passato sia contemporanei.

Le proposte – di non più di 3000 caratteri e corredate da una breve presentazione dell’autore/autrice – possono essere inviate a laboral.convegno@gmail.com entro il 5 settembre 2021.

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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