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22 Ottobre 2020 da Aiso
Iniziative

Non di sola carta. Prendersi cura degli archivi orali

Non di sola carta. Prendersi cura degli archivi orali
22 Ottobre 2020 da Aiso
Iniziative
Non di sola carta. Prendersi cura degli archivi orali
Martedì 27 ottobre 2020 – ore 10-13

10.00 – Apertura dei lavori e saluti di Carlo Birrozzi, Direttore ICBSA
10.15-11.15 – La digitalizzazione degli archivi orali in Italia: un intervento urgente e indifferibile
Introduzione di Alessandro Casellato (AISO – Università Ca’ Foscari Venezia)
Interventi di Paolo Masini (Presidente Museo dell’Emigrazione Italiana), Laura Moro (Dirigente Generale Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale – Digital Library), Valdo Spini (Presidente Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane)

Intermezzo e pausa: in ascolto

11.30-12.00 – Perché un “Vademecum per il trattamento delle fonti orali”
Interventi di Silvia Calamai (AISV – Università di Siena), Maria Francesca Stamuli (Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana)
12 – Interventi e domande dei partecipanti e del pubblico collegato
13 – Chiusura dei lavori

La registrazione del seminario è visibile qui.

Il seminario è promosso da:
Associazione Italiana Storia Orale, Associazione Italiana Scienze della Voce, Associazione Nazionale Archivistica Italiana, Istituto Centrale per gli Archivi, Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le informazioni bibliografiche, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Istituto nazionale Ferruccio Parri-Rete degli istituti di storia della Resistenza e dell’età contemporanea, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, Fondazione ISEC, Istituto di Linguistica Computazionale “A. Zampolli” del Consiglio Nazionale delle Ricerche, CLARIN Italia, Centro di Sonologia Computazionale dell’Università degli Studi di Padova, Direzione Generale Archivi, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, Università degli Studi di Siena, Università di Venezia Ca’ Foscari

con la partecipazione di:
Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane, Fondazione G. Di Vittorio – Coordinamento nazionale biblioteche e archivi della CGIL, Museo storico della Liberazione di Via Tasso

Alla redazione del Vademecum hanno contribuito:
Simonetta Buttò, Silvia Calamai, Alessandro Casellato, Piero Cavallari, Giovanni Contini, Luciano D’Aleo, Silvia Filippin, Antonella Fischetti, Sabina Magrini, Monica Monachini, Antonella Mulè, Elena Musumeci, Pasquale Orsini, Duccio Piccardi, Giulia Piperno, Niccolò Pretto, Micaela Procaccia, Diego Robotti, Alessandro Russo, Elisa Salvalaggio, Carla Scognamiglio, Maria Francesca Stamuli, Stefano Vitali, Sara Zanisi.

con il coordinamento di: Silvia Calamai, Alessandro Casellato, Maria Francesca Stamuli

***

Il Vademecum per il trattamento delle fonti orali contiene una sintesi delle indicazioni utili a coloro che lavorano con le fonti orali in quanto ricercatori-trici, archivisti-e, bibliotecari-e o documentalisti-e.

È il frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto rappresentanti dell’università, della pubblica amministrazione e delle associazioni scientifiche di riferimento in Italia.

Nasce dalla presa d’atto che molti archivi orali prodotti in passato richiedono un urgente intervento di salvaguardia che ne prevenga l’irreversibile deterioramento.

Mira a informare e sensibilizzare ricercatori-trici sull’importanza di conservare e archiviare correttamente le proprie fonti orali, quale presupposto per valorizzarle e metterle a disposizione degli stessi soggetti che hanno partecipato alla ricerca e di altri studiosi futuri.

Offre ad archivisti-e, bibliotecari-e e, più genericamente, conservatori-trici di archivi orali alcune informazioni e riferimenti di base per svolgere al meglio il loro lavoro.

Continua e rilancia una tradizione di confronto scientifico intergenerazionale e interdisciplinare e di scambio di buone pratiche tra i principali soggetti e le istituzioni che in Italia si occupano di fonti orali.

Il Vademecum si compone di tre documenti e relative appendici.

Documenti:

  • Produzione e descrizione delle fonti orali: come impostare una scheda di rilevazione delle fonti orali e come descrivere un archivio orale.
  • Conservazione degli archivi orali: come procedere alla salvaguardia delle fonti orali registrate nei decenni passati, in considerazione della loro peculiare fragilità.
  • Valorizzazione, uso e riuso delle fonti orali: il quadro normativo da tenere presente prima di iniziare una ricerca con fonti orali e indicazioni su dove depositare gli archivi orali e come renderli accessibili ad altri.

Appendici:

  • Elenco dei centri specializzati nella digitalizzazione di documenti sonori
  • Elenco dei centri di conservazione degli archivi orali in Italia
  • Modelli di riferimento per informativa e consenso ai sensi del GDPR
  • Modelli di atti di donazione e legato testamentario
  • Modelli di contratti di deposito e comodato per la cessione di un archivio orale
  • Esempi di riuso di archivi orali del passato
  • Istruzioni per acquisire documenti audio e audiovideo
  • Modello di scheda di rilevazione
  • Bibliografia e Sitografia

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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