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8 Aprile 2017 da Aiso
Iniziative

Primo numero della Collana “VerbaManent. Studi di storia orale/Oral History Studies”

Primo numero della Collana “VerbaManent. Studi di storia orale/Oral History Studies”
8 Aprile 2017 da Aiso
Iniziative

Andrea Colbacchini e Giuliano Cremasco, regia di, Capindo la late. Transumanza di uomini e bestie attraverso il tempo sull’Altopiano di Asiago 7 Comuni, Padova, Padova University Press, 2016. Soggetto e ricerca di Andrea Colbacchini ed Elisabetta Novello.

Capindo la late. Transumanza di uomini e bestie attraverso il tempo sull’Altopiano di Asiago 7 Comuni è il racconto di un territorio, della vita d’alpeggio che unisce uomini e animali e diventa lavoro attraverso l’esperienza del malgaro. Grazie a trenta video interviste e a numerose riprese sul campo realizzate durante l’intero arco della stagione monticatoria 2013, Capindola late è un grande affresco sul presente della vita in alpeggio nell’Altopiano di Asiago e, nello stesso tempo, occasione di riflessione sul valore dell’agricoltura di montagna: strumento di conservazione e presidio del territorio ma anche opportunità per alcuni giovani affascinati dal lavoro all’aria aperta e dal contatto con la natura.

Nel cofanetto è incluso anche il volume di E. Novello e A. Colbacchini, Ambiente e storia. Introduzione al documentario ‘Capindo la late’, contenente due saggi che affrontano il tema dell’interrelazione tra storia ambientale e storia orale.

https://vimeo.com/208697075

 

VerbaManent – Studi di storia orale/Oral History Studies

Collana della Padova University Press

Luogo

Padova, via del Risorgimento, 9 35137 Padova

Questa collana si propone di sviluppare la riflessione e il confronto su tematiche di storia contemporanea affrontate attraverso l’utilizzo di fonti orali. Gli argomenti trattati spaziano dalla storia del lavoro alla storia sociale, dalla storia ambientale alla storia economico-politica, dalla storia dell’emigrazione alla storia delle identità.

I volumi inclusi nella collana rivolgono una particolare attenzione alla narrazione di esperienze personali e condivise, evidenziando il contributo che le fonti orali possono fornire alla conoscenza della storia e mettendo altresì in rilievo l’originalità e la forza espressiva di tali fonti.

La fonte orale fornisce elementi alla ricostruzione storica tratti dall’esperienza e dal vissuto personale, e perciò generalmente assenti nei documenti ufficiali. Le fonti orali permettono di far emergere fatti sconosciuti o aspetti nuovi di eventi accertati, e stimolano la riflessione sul significato attribuito a tali avvenimenti dalle persone che ne sono state protagoniste o testimoni.

La storia orale permette anche di affrontare temi difficilmente indagabili a causa delle norme di consultazione degli archivi di Stato, in particolare dei limiti posti dalla legge all’accesso a materiali documentari degli ultimi 50-70 anni.

Un ulteriore aspetto della storia orale che merita di essere evidenziato è rappresentato dall’esigenza, profondamente sentita dai suoi cultori, di avvicinarsi alle vicende e alle esperienze di singoli, comunità o particolari gruppi sociali che non sono mai stati coinvolti nella ricostruzione storica degli eventi.  Questa disciplina, infatti, promuove la collaborazione tra ricercatore e intervistato, inserendo nel processo di ricostruzione del passato semplici cittadini, solitamente oggetto di un racconto scritto da altri.

Il confronto tra percezioni personali, successive rielaborazioni del medesimo evento, soggettività dell’individuo e presunta oggettività del documento ufficiale può infine risultare cruciale per la comprensione degli eventi e del loro svolgersi. Identificare la presenza di contrasti o, al contrario, l’identità di interpretazione tra testimoni del medesimo evento o tra fonti di diversa natura innesca un processo di riflessione capace di gettare nuova luce sul passato.

La collana, che accoglie al suo interno anche studi realizzati attraverso l’utilizzo di audiovisivi, mira a diventare un essenziale canale di comunicazione e dibattito per tutti i ricercatori interessati a condurre indagini storiche attraverso la raccolta e l’impiego di fonti orali.

Direttore responsabile: Elisabetta Novello

Comitato scientifico

Giovanni Contini (Presidente AISO)

Ferdinando Fava (Professore associato – Università degli Studi di Padova)

Giovanni Luigi Fontana (Professore ordinario – Università degli Studi di Padova)

Giovanni Focardi (Professore associato – Università degli Studi di Padova)

Gabriella Gribaudi (Professore ordinario – Università degli Studi di Napoli Filippo II)

Elisabetta Novello (Professore associato – Università degli Studi di Padova)

Alessandro Portelli (già Professore ordinario Università La Sapienza di Roma – Presidente del Circolo Gianni Bosio di Roma)

Peer Review

Nella Collana VerbaManent vengono pubblicate opere sottoposte a revisione valutativa con il procedimento in «doppio cieco» (double blind peer review process), nel rispetto dell’anonimato dell’autore e dei due revisori. I revisori sono professori di provata esperienza scientifica, italiani o stranieri, o ricercatori di istituti notoriamente affidabili. Il revisore che accetti l’incarico di valutazione formula il proprio giudizio tramite applicazione di punteggio da 1 a 10 (sufficienza: 6 punti) in relazione a ognuno dei seguenti profili: struttura (coerenza e chiarezza dell’impianto logico, metodologia); correttezza espositiva; argomentazione critica e propositiva; bibliografia; rilevanza scientifica nel panorama nazionale (e internazionale, se ricorre l’esigenza relativa a questo profilo). Il revisore precisa se l’opera sia pubblicabile senza modifiche o previo apporto di modifiche, o se sia da non considerare idonea per la Collana, e comunque fornisce opportune indicazioni all’autore sul modo migliore di procedere.

Nel caso di giudizio discordante fra i due revisori, la decisione finale sarà assunta dal direttore responsabile della Collana e dal Comitato scientifico, salvo casi particolari in cui il direttore medesimo provvederà a nominare un terzo revisore cui rimettere la valutazione dell’elaborato. Le valutazioni sono trasmesse all’autore dell’opera, rispettando l’anonimato del revisore,. L’elenco dei revisori e le schede di valutazione sono conservati presso la sede della Collana, a cura del direttore. Il termine per lo svolgimento dell’incarico di valutazione accettato è di venti giorni, salvo proroga, decorsi i quali, previa sollecitazione e in assenza di osservazioni negative entro un termine di dieci giorni, il direttore della Collana e il comitato scientifico, qualora ritengano l’opera meritevole, considerano approvata la proposta. Sono escluse dalla valutazione opere di componenti del comitato scientifico e del direttore responsabile. A discrezione del direttore responsabile e del comitato scientifico sono escluse dalla valutazione opere di indubbio valore o comunque di contenuto già valutato in sede accademica con esito positivo, per esempio scritti pubblicati su invito o a firma di autori di prestigio, atti di convegni di rilevo nazionale o internazionale, opere collettive di provenienza accademica.

Elenco dei revisori

Adorno Salvatore, Università degli Studi di Catania

Albanese Giulia, Università degli Studi di Padova

Armiero Marco, Enviromental Humanities Lad – Royal Institute of Technology

Baris Tommaso, Università degli Studi di Palermo

Bavarelli Andrea, Università degli Studi di Ferrara

Bellassai Alessandro, Università degli Studi di Bologna

Bermani Cesare, Istituto Ernesto de Martino

Bonfiglio Dosio Giorgetta, Università degli Studi di Padova

Breccia Alessandro, Università degli Studi di Pisa

Cavallari Piero, Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi

Cerasi Laura, Università Ca’ Foscari Venezia

Chiapparino Francesco, Università Politecnica delle Marche

Cooke Philip, University of Strathclyde – Glasgow

Fincardi Marco, Università Ca’ Foscari Venezia

Focardi Giovanni, Università degli Studi di Padova

Francia Enrico, Università degli Studi di Padova

Giorgi  Andrea, Università degli Studi di Trento

Macioti Maria Immacolata, Sapienza Università di Roma

Mineo Leonardo, Archivio di Stato di Torino

Musso Stefano, Università degli Studi di Torino

Paolini Federico, Seconda Università di Napoli

Piccioni Lidia, Sapienza Università di Roma

Pistacchi Massimo, Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi

Procaccia Micaela, Direzione Generale degli Archivi

Sangiovanni Andrea, Università degli Studi di Teramo

Sorba Carlotta, Università degli Studi di Padova

La pubblicazione di questo elenco non esclude il coinvolgimento all’occorrenza di revisori non menzionati, i quali sono di regola selezionati, secondo criteri di competenza, sulla base delle liste dei professori presso qualificate Università e qualificati Centri di ricerca.

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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