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15 Dicembre 2009 da Aiso
Iniziative

TOPOGRAFIA DELLA MEMORIA – MUSEO DIFFUSO DELLA CITTÀ

TOPOGRAFIA DELLA MEMORIA – MUSEO DIFFUSO DELLA CITTÀ
15 Dicembre 2009 da Aiso
Iniziative

Linee di confine...TITOLO: TOPOGRAFIA DELLA MEMORIA – MUSEO DIFFUSO DELLA CITTÀ.

Percorsi multimediali e interattivi tra i luoghi della memoria e la memoria dei luoghi.

ORGANIZZATO DA: Associazione Quarantasettezeroquattro con il sostegno dell’AISO

DOVE: Gorizia

“Topografia della memoria – Museo diffuso della città” intende colmare, in un’area ricca di storia come quella goriziana, l’assenza di momenti e luoghi di riflessione e divulgazione creativa della memoria storica locale. Si intende colmare questo vuoto attraverso la creazione di un Museo diffuso che leghi in un percorso interattivo e multimediale luoghi della città significativi non solo per la storia ufficiale ma anche per quella più privata dei cittadini. Il progetto vuole valorizzare e promuovere una riflessione sulla storia del goriziano dal Fascismo alla nascita della frontiera, periodo essenziale nella formazione, definizione e ridefinizione dei confini non solo geografici ma soprattutto identitari della popolazione goriziana.

Il nucleo centrale dell’iniziativa sarà la raccolta (in parte già avvenuta) delle testimonianze, delle storie di vita dei cittadini di Gorizia e Nova Gorica che hanno vissuto la nascita del confine e che ne hanno esperito anche la caduta. A partire dai racconti di vita – che andranno a creare un vero e proprio Archivio delle memoria – verranno selezionati e “riattivati” una serie di luoghi sensibili della città sotto il profilo della memoria pubblica e privata. Si creerà così una nuova “mappa” storica ed emotiva del territorio: una topografia della memoria di Gorizia e Nova Gorica. In questi luoghi, che andranno a creare un vero e proprio Museo diffuso a cielo aperto, il cittadino potrà interagire in modo attivo e partecipativo con installazioni interattive multimediali: schermi sensibili al tatto, a tavoli interattivi, altoparlanti che si attivano al momento del loro arrivo. Potranno compiere scelte in base alla propria curiosità, decidere su quali elementi concentrare l’attenzione spaziando fra contenuti vari che vanno dalla videointervista al filmato di repertorio, dalle fotografie d’epoca a mappe interattive, da filmati attuali a testi recitati. Le installazioni saranno concepite in maniera tale da far dialogare la storia pubblica e ufficiale con la memoria privata dei testimoni intervistati e dei visitatori. I luoghi scelti saranno punti di partenza di una pluralità di percorsi d’esplorazione storica del territorio assolutamente innovativa.

La realizzazione del progetto favorirà il recupero della memoria locale, la valorizzazione della specificità storica dei luoghi della città spesso dimenticati o nascosti. Ai cittadini più anziani – cioè i testimoni intervistati ma anche coloro che interagiranno con le installazioni – sarà così affidato il compito della trasmissione generazionale della storia vissuta e della memoria.

Il progetto proposto, intende innanzitutto sopperire alla riconosciuta mancanza di un progetto complessivo di raccolta e di analisi delle testimonianze e di tutti quei materiali che contribuiscono a formare la memoria pubblica, distinta dalla storiografia. Ma siamo altresì convinti che la proposta si profili come un’occasione unica di valorizzazione, anche turistica, della città, facendo leva su quanto di più prezioso il nostro territorio possiede e non sfrutta a sufficienza, ovvero la ricchezza storica dei suoi luoghi.

(a cura di Alessandro Cattunar)

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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