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15 Ottobre 2010 da Aiso
Notizie

WORKSHOP INTERNAZIONALE "FORME VISUALI DEL PASSATO"

WORKSHOP INTERNAZIONALE "FORME VISUALI DEL PASSATO"
15 Ottobre 2010 da Aiso
Notizie

Workshop-Forum-immagine-per-sito-300x200WORKSHOP INTERNAZIONALE

Forme visuali del passato. Narrare, mappare e visualizzare le memorie del confine italo-sloveno

Gorizia, Ottobre-Dicembre 2010

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PRESENTAZIONE

L’ obiettivo del Workshop è di fornire a un gruppo di studenti italiani e sloveni un’occasione di formazione e professionalizzazione in ambito comunicativo, museale e archivistico ponendo al centro dell’interesse le fonti audiovisive e la storia dell’area transfrontaliera.

Potendo contare sulla collaborazione sinergica di docenti e professionisti afferenti a diversi ambiti disciplinari e di diversa provenienza nazionale, gli studenti saranno messi di fronte alle numerose problematiche che lo studio di un area di confine e delle sue memorie presenta. Si cercherà, innanzitutto, di ragionare sulle “forme visive” che la memoria assume nelle sue diverse declinazioni: memoria pubblica, che si incarna in monumenti, luoghi del ricordo, memoriali; memoria collettiva, radicata nelle diverse comunità; e memoria individuale che elegge a “luoghi della memoria” spazi spesso dimenticati a livello pubblico. Ma la memoria si incarna anche in forme visive virtuali, trasmesse attraverso i diversi media (giornali, cinema, televisione, internet). Una parte del workshop sarà dedicata alla riflessione su queste tematiche, con particolare attenzione alle modalità narrative e alle relazioni sociali che sono alla base di ognuna di queste visualizzazioni. Una seconda fase, più laboratoriale e seminariale,  sarà dedicata all’individuazione delle forme di costruzione visiva del passato. I racconti dei testimoni e la storia narrata dalle fotografie e dalle immagini d’archivio saranno presi come materiali di partenza per una riflessione metodologica e una proposta realizzativa di forme multimediali, archivistiche e museali relative alle “memorie di confine”. Questo tipo di lavoro obbliga a tenere in considerazione problematiche di carattere storiografico ma anche comunicativo, architettonico, urbanistico e di design. Il progetto proposto, grazie alla collaborazione fra l’Associazione Quarantasettezeroquattro e la Visoka sola za dizajn – Accademia del Design di Lubiana, il Corso di Laurea DAMS di Gorizia, lo Studio di produzione Multimediale N!03 di Milano, l’Università di Lubiana e l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione, intende proporre questo tipo di approccio multidisciplinare.

Gli studenti, inoltre, avranno la possibilità di collaborare attivamente alle diverse iniziative previste dal progetto quadro “Strade della memoria” che nei prossimi mesi verrà attuato nel goriziano.

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MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Il corso è organizzato dall’Associazione Quarantasettezeroquattro con il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e prevede un massimo di 30 iscritti (15 italiani e 15 sloveni).

La quota di partecipazione (per tutte e tre le sessioni) è di 50 euro.

È possibile partecipare anche a una sola delle sessioni previste.

Alla fine del Workshop verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per iscrizioni compilare il modulo allegato e inviarlo entro il 22 ottobre 2010 all’indirizzo info@quarantasettezeroquattro.it

Per informazioni:

info@quarantasettezeroquattro.it

tel. Alessandro Cattunar – 338.14.11.435

SCHEDA DI ISCRIZIONE (.doc)

PROGRAMMA COMPLETO (.pdf)

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Organizzato con il contributo di

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I SESSIONE (28-30 ottobre)

Corso di Formazione “Imparare a registrare: memorie, tecnologie, archivi”

Obiettivi:

­       Introduzione alle fonti orali e al loro utilizzo nello studio di un’area di confine;

­       Studio delle metodologie e delle tecniche di registrazione audio-video;

­       Elementi di catalogazione, digitalizzazione e archiviazione delle fonti audiovisive;

­       Riflessioni e discussioni sulle modalità di lavoro da adottare nell’Archivio della Memoria del goriziano.
La sessione è a cura di Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro), Stefania Ficacci (AISO); Piero Cavallari (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi) e Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana)

Programma

28 ottobre

ore 15:00 – 18:00 (ore 16:30 – 17:00 pausa)

“Strade della memoria”. Archivio, museo diffuso e racconti di vita.

Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro)

Presentazione del progetto quadro “Strade della memoria”

Quando una storia di vita diventa fonte storica?

Marta Verginella (Università di Lubiana)

Ricordi di confine – La storia orale sul confine italo-sloveno.

Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro), Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana)

Qual è il contributo che la storia orale può dare allo studio di una complessa area di confine come quella tra Italia e Jugoslavia (poi Slovenia)? Quali nuove prospettive di analisi possono aprirsi attraverso la raccolta e lo studio dei racconti di vita dei testimoni? Come far interagire le fonti orali che le fonti tradizionali? Quali problemi pratici, tecnici e analitici pone una ricerca di storia orale in un area di confine?

Queste sono alcune delle domande che saranno poste sul tavolo durante l’incontro introduttivo del corso. Una sessione, aperta al confronto e al dialogo, dedicata all’inquadramento storico e metodologico e tesa all’individuazione di alcuni nodi problematici che verranno poi approfonditi durante il corso.

I racconti di vita sul confine italo-sloveno: problemi metodologici, tecnici e filosofici.

Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro), Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana), Anna di Gianantonio (Istiruto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione)

A partire dai progetti attivi sul territorio e dalle ricerche già compiute verranno affrontate alcune problematiche di carattere principalmente tecnico e metodologico, evidenziando le esigenze collegate alla realizzazione di un archivio e di un museo della memoria. Emergerà come, parlando di tecnica, sia impossibile non riflettere su alcuni problemi di carattere storiografico e filosofico.

29 ottobre

ore 9:30 – 13:00 (ore 11:30 – 12:00 pausa)

La fonte orale. Metodologie di approccio e di gestione.

Piero Cavallari (Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Roma)

Unica tra le fonti per lo studio della storia contemporanea, la fonte orale viene creata dal ricercatore attraverso il rapporto dialogico costituito dalla intervista. Una fonte quindi peculiare che ha nel tempo assunto, con l’evoluzione tecnologica che ne ha permesso la registrazione, la “fisicità” di documento sonoro e/o audiovisivo. Acquisendo in tal modo il necessario presupposto di ogni fonte storica: la accessibilità e la verificabilità.

Attraverso la mediazione della descrizione catalografica il documento è a disposizione agli studiosi di archivi, pubblici o privati.

La fonte orale. Metodologie di approccio e di gestione. Un percorso tra le regole di catalogazione internazionali per gli audiovisivi; la soggettazione; i problemi relativi ai diritti e alla tutela della privacy; la trascrizione.

– Peculiarità della fonte e suo rapporto con l’evoluzione tecnologica: tramite la registrazione diventa un documento sonoro e/o audiovisivo, accessibile attraverso la mediazione della descrizione catalografica – al pari di ogni altra fonte storica – agli studiosi di un archivio, pubblico o privato.

– Importanza centrale della realizzazione della intervista, momento irripetibile di raccolta delle informazioni necessarie alla successiva descrizione, coincidendo raramente le figure dello storico e dell’archivista o del bibliotecario che si trova a gestire il documento.

– Le regole di catalogazione internazionali.

– La soggettazione.

– I problemi relativi ai diritti e alla tutela della privacy.

– La trascrizione.

Indicizzazione

Piero Cavallari (Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Roma)

ore 15:00 – 18:00 (ore 16:30 – 17:00 pausa)

La digitalizzazione

Francesco Baldi (Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Roma)

I progetti di digitalizzazione, legati indissolubilmente agli sviluppi tecnologici/informatici, consentono di produrre e allo stesso tempo di accedere in rete ad una varietà enorme di informazioni. Fattore centrale di tali processi è l’utilizzo nel tempo di quelle informazioni (fonti) a dispetto della fragilità fisica dei supporti audiovisivi e dei condizionamenti dovuti alla obsolescenza dei programmi e delle attrezzature previste originariamente per la loro consultazione.

­       Sistemi di archiviazione e conservazione dei file sonori e audiovisivi digitali.

­       Supporti digitali.

­       Sistemi di archiviazione.

­       Conservazione a lungo termine.

­       Metodologie di relazione tra dati multimediali.

­       Metadati – schemi e standard

­       Sistemi di ricerca e interrogazione

­       Formati digitali per la consultazione in rete

­       L’esperienza di un grande archivio, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ex Discoteca di Stato) e le indicazioni per le piccole e medie collezioni audiovisive.

30 ottobre

ore 10:00 – 13:00 (ore 11:30 – 12:00 pausa)

Il sonoro e il visivo

Luciano D’Aleo (Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Roma)

Il “passaggio” all’era digitale ha provocato anche nel campo del trattamento tecnico dei documenti audiovisivi – acquisizione, utilizzo, conservazione – una vera e propria rivoluzione. Sistemi molto più versatili di quelli del passato sono oggi a disposizione e alla portata di tutti i ricercatori che utilizzano fonti sonore. Tutto facile quindi? Come nel passato – nell’era analogica – bisognerà utilizzare le nuove tecnologie a disposizione nel migliore dei modi: per tramandare questa documentazione nel futuro e permetterne la consultazione ad altri ricercatori.

­       Ripresa microfonica (audio) (microfoni dinamici, a condensatore ecc.- registrazione sul campo, in studio, tipi di registratori, formati audio analogico e digitale, editing).

­       Ripresa video (concetti di base, telecamere, formati digitali, compressioni ecc) – esercitazione pratica su alcune apparecchiature (audio e video). Colloquio con gli studenti sui temi del corso.

Ore 14:30 – 19.00

Esercitazioni pratiche riguardo l’analisi, la progettazione e la gestione di un archivio digitale di piccole e medie dimensioni.

Tavola Rotonda con i docenti

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II SESSIONE (9-10 novembre)

Visualizzare la memoria, Agire sulla città


La sessione è a cura di Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro) e Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana).

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Programma

9 novembre

ore 09:00 – 13:00

Mappare le memorie, mappare la città: le relazioni tra storia, fonti audiovisive e strutture urbane.

Alessandra Marin (Università di Trieste)

ore 14:30 – 19:00

Disegnare nuovi modi per vivere insieme – L’esperienza di Ljubljanatopia

Nina Mrsnik (The mobile workshopgroup – Lubiana)

10 novembre

ore 9:30 – 13:00 (ore 11:30 – 12:00 pausa)

Realizzare un museo della memoria. Multimedialità e interattività.

Paolo Ranieri (Studio N!03 – Milano)

ore 15:00 – 19:00

Laboratorio – Mappare il confine e le sue memorie: Gorizia e Nova Gorica

Paolo Ranieri (Studio N!03 – Milano), Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro), Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana)

III SESSIONE (30 novembre – 1 dicembre)

“Le memorie cinematografiche: metodologie e tecniche di ricerca, recupero, catalogazione;  le modalita’ di valorizzazione”

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Obiettivi:

­       Introduzione alla teoria e prassi di analisi e recupero dei materiali cinematografici e video;

­       Studio delle memorie e della materialità del cinema a formato ridotto (cinema locale, familiare, amatoriale);

­       Metodologie e opportunità di ricerca in archivi e attraverso fonti locali;

­       Elementi di catalogazione, digitalizzazione e archiviazione delle fonti audiovisive amatoriali e familiari;

­       Riflessioni e discussioni sulle modalità, le opportunità e le strategie di valorizzazione della memoria familiare  e amatoriale cinematografica.

La sessione è a cura di Mirco Santi (Archivio nazionale del film di famiglia – Associazione Home movies), Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro).

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Programma

30 novembre

ore 09:00 – 13:00

Sessione Teorica: Metodologie di analisi e recupero dei materiali cinematografici e audiovisivi

La materia della memoria: teoria e tecnica della conservazione e del restauro cinematografico

Simone Venturini (Università degli Studi di Udine / La camera ottica – Film and Video Restoration)

Il cinema amatoriale e familiare: i formati ridotti e la memoria.

Mirco Santi (Università degli Studi di Udine / Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Associazione Home Movies)

Titolo da definire

Alessandro Bordina (Università degli Studi di Udine / IPPCVA)

Titolo da definire

Silvio Celli (Mediateca Provinciale di Gorizia “Ugo Casiraghi”)

ore 15:00 – 19:00

Sessione pratica

a cura di

Simone Venturini (Università degli Studi di Udine / La camera ottica – Film and Video Restoration)

Gianandrea Sasso (Università degli Studi di Udine)

Mirco Santi (Università degli Studi di Udine / Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Associazione Home Movies)

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1 dicembre

ore 09:00 – 13:00

Sessione Teorica: Catalogazione, accesso e valorizzazione

Titolo da definire

Karianne Fiorini (Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Associazione Home Movies)

Titolo da definire

Anja Medved (Associazione culturale Kinoatelje)

ore 15:00 – 19:00

Sessione pratica

Visione in sala e discussione di materiali audiovisivi

a cura di: Karianne Fiorini, Mirco Santi, Anja Medved

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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