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6 Gennaio 2009 da Aiso
Iniziative

IMPARARE A REGISTRARE – PROGRAMMA

IMPARARE A REGISTRARE – PROGRAMMA
6 Gennaio 2009 da Aiso
Iniziative

IMPARARE A REGISTRARE – PROGRAMMA

Antonio Arzedi

Il “passaggio” all’era digitale ha provocato anche nel campo del trattamento tecnico dei documenti audiovisivi – acquisizione, utilizzo, conservazione – una vera e propria rivoluzione. Sistemi molto più versatili di quelli del passato sono oggi a disposizione e alla portata di tutti i ricercatori che utilizzano fonti sonore. Tutto facile quindi? Come nel passato – nell’era analogica – bisognerà  utilizzare le nuove tecnologie a disposizione nel migliore dei modi: per tramandare questa documentazione nel futuro e permetterne la consultazione ad altri ricercatori.

–  ripresa microfonica (audio)
(microfoni dinamici, a condensatore ecc.- registrazione sul campo, in studio, tipi di registratori, formati audio analogico e digitale, editing)
–  ripresa video (concetti di base, telecamere, formati digitali, compressioni ecc)
– esercitazione pratica su alcune apparecchiature (audio e video). Colloquio con gli studenti sui temi del corso.

Antonella Fischetti

Unica tra le fonti per lo studio della storia contemporanea, la fonte orale viene creata dal ricercatore attraverso il rapporto dialogico costituito dalla intervista. Una fonte quindi peculiare che ha nel tempo assunto, con l’evoluzione tecnologica che ne ha permesso la registrazione, la “fisicità” di documento sonoro e/o audiovisivo. Acquisendo in tal modo il necessario presupposto di ogni fonte storica: la accessibilità e la verificabilità.

Attraverso la mediazione della descrizione catalografica il documento è a disposizione agli studiosi di archivi, pubblici o privati.

La fonte orale. Metodologie di approccio e di gestione. Un percorso tra le regole di catalogazione internazionali per gli audiovisivi; la soggettazione; i problemi relativi ai diritti e alla tutela della privacy; la trascrizione.

– Peculiarità della fonte e suo rapporto con l’evoluzione tecnologica: tramite la registrazione diventa un documento sonoro e/o audiovisivo, accessibile attraverso la mediazione della descrizione catalografica – al pari di ogni altra fonte storica – agli studiosi di un archivio, pubblico o privato.

– Importanza centrale della realizzazione della intervista, momento irripetibile di raccolta delle informazioni necessarie alla successiva descrizione, coincidendo raramente le figure dello storico e dell’archivista o del bibliotecario che si trova a gestire il documento.

– Le regole di catalogazione internazionali.

– La soggettazione.

– I problemi relativi ai diritti e alla tutela della privacy.

– La trascrizione.

Francesco Baldi

I  progetti di digitalizzazione, legati indissolubilmente agli sviluppi tecnologici/informatici, consentono di produrre e allo stesso tempo di accedere in rete ad una varietà enorme di informazioni. Fattore centrale di tali processi è l’utilizzo nel tempo di quelle informazioni (fonti) a dispetto della fragilità fisica dei supporti audiovisivi e dei condizionamenti dovuti alla obsolescenza dei  programmi e delle attrezzature previste originariamente per la loro consultazione.

– Sistemi di archiviazione e conservazione dei files sonori e audiovisivi digitali.

Supporti digitali

Sistemi di archiviazione

Conservazione a lungo termine

– Metodologie di relazione tra dati multimediali.

Metadati – schemi e standard

Sistemi di ricerca e interrogazione

Formati digitali per la consultazione in rete

– L’esperienza di un grande archivio, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ex Discoteca di Stato) e le indicazioni per le piccole e medie collezioni audiovisive.

– Esercitazioni pratiche riguardo l’analisi, la progettazione e la gestione di un archivio digitale di piccole e medie dimensioni.

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Le fonti orali - Intervista

Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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