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31 Ottobre 2010 da Aiso
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LAVORO E IMPRESA TRA MEMORIA E FUTURO: CONSERVAZIONE, VALORIZZAZIONE, PROGETTO CULTURALE

LAVORO E IMPRESA TRA MEMORIA E FUTURO: CONSERVAZIONE, VALORIZZAZIONE, PROGETTO CULTURALE
31 Ottobre 2010 da Aiso
Notizie

Convegno ISMEL

Istituto per la memoria del lavoro, dell’impresa e dei diritti sociali

18-19 novembre 2010

Torino, Sala Convegni del Museo Regionale di Scienze Naturali, via Giolitti 36

A Torino nasce un’istituzione – l’ISMEL – deputato alla conservazione e alla

valorizzazione della memoria del lavoro e dell’impresa.

L’ISMEL, Istituto per la memoria del lavoro, dell’impresa e dei diritti sociali, nasce dalla

collaborazione tra Enti locali, istituti culturali di ricerca e conservazione di fondi archivistici,

organizzazioni del lavoro e dell’impresa: Città di Torino, Fondazione Piemontese Gramsci,

Fondazione Nocentini, Istituto Salvemini. Hanno inoltre aderito Provincia di Torino,

Camera di Commercio di Torino, Confederazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, Unione

Industriale di Torino, Archivio Storico Fiat.

Il Convegno intende offrire un momento di confronto e dibattito tra istituti che operano nel

campo della conservazione della memoria e della divulgazione della cultura del lavoro e

dell’impresa.

La conservazione della memoria non è solo premessa indispensabile per gli studi di

carattere storico, ma anche per la salvaguardia di patrimoni di notevole interesse, costituiti

da fondi archivistici e beni museali. La conservazione deve fungere da premessa a

operazioni di comunicazione finalizzate alla messa a valore, quale bene pubblico, dei

patrimoni dei singoli soggetti: la memoria è strumento necessario per la costruzione di

identità, senso di appartenenza alle comunità territoriali, impegno a cooperare e interagire

per affrontare le sfide poste dal mutamento economico e sociale. Particolare attenzione va

quindi riservata al lavoro, che unisce trasversalmente le differenti componenti sociali, le

organizzazioni dei rispettivi interessi, e comprende in sé gli elementi di conflitto e

collaborazione che stanno alla base dell’interazione sociale.

Molte città europee protagoniste della rivoluzione industriale nei rispettivi paesi si sono

dotate di istituzioni culturali con questa funzione, e realizzano periodicamente eventi di

comunicazione: istituzioni ed eventi diventano una componente costitutiva del nuovo ruolo

della cultura per lo sviluppo locale che rende le città competitive negli scambi economici e

culturali nel mondo globalizzato.

.

BOZZA DI PROGRAMMA

Giovedì 18 novembre

Ore 9.30

Saluti delle autorità

Introduzione, a cura dei promotori dell’ISMEL

Giovanni Avonto, Fondazione Vera Nocentini

Valerio Castronovo, Istituto Salvemini

Gian Luigi Vaccarino, Fondazione Piemontese Antonio Gramsci

Stefano Musso, Il progetto culturale ISMEL

Tiziana Ferrero, Identità e immagine dell’ISMEL

Ore 10.30-13.00

Prima sessione. Valorizzare gli archivi: esperienze in Europa

Presiede Giovanni Avonto

Interventi di:

– Geert Van Goethem, AMSAB – Institute of Social History – Gent, Belgio

– José Andrés González Pedraza, Archivo de Sociedad anónima Hullera Vasco-

Leonesa – León, Spagna

– Javier Tébar Hurtado e Carlos Vallejo, Arxiu Històric de CC.OO. de Catalunya –

Barcelona, Spagna

Ore 13.00-14.30

Pausa pranzo

Ore 14.30-16.00

Seconda sessione. Valorizzare gli archivi: esperienze in Italia

Presiede Marco Carassi

Interventi di:

– Bruno Lamborghini, Archivio Storico Olivetti – Ivrea, Italia

– Alessandro Lombardo, Fondazione Ansaldo – Genova, Italia

– Giorgio Bigatti, Isec – Sesto San Giovanni, Italia

– Carolina Lussana e Manuel Tonolini, Fondazione Dalmine – Dalmine, Italia

– Lucia Nardi, Archivio Storico Eni – Roma, Italia

– Nicola Crepax, Compagnia di San Paolo – Torino, Italia

Ore 16.30-18.30

Conservazione e comunicazione: cinema e web

Presiede Marcella Filippa

Interventi di:

–  Mimmo Calopresti, AAMOD Archivio audiovisivo del movimento operaio e

democratico – Roma, Italia

–  Sergio Toffetti, Archivio nazionale del cinema d’impresa – Roma e Ivrea, Italia

–  Luciano Scala, Archivi del MiBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Roma,

Italia

– Luciano Gallino, Il Centro on line di Storia e cultura dell’industria – Torino, Italia

– Maurizio Torchio, Archivio Storico Fiat – Torino, Italia

Venerdì 19 novembre

Ore 9.30-13.00

Terza sessione. La divulgazione: i musei

Presiede Daniele Lupo Jalla

Interventi di:

– Katy Archer, National Museum of Labour History/People’s History Museum –

Manchester, Inghilterra

– Ulrich Borsdorf, Ruhr Museum – Essen, Germania

– Eusebi Casanelles i Rahola, MNACTEC Museu Nacional de la Ciència i la Tècnica

de Catalunya – Terrassa, Spagna

– Jean Guibal, Conseil Général de l’Isère, Francia

ore 13.00-14.30

Pausa pranzo

ore 14.30-16.30

Progetti culturali e allestimento

Presiede Marco Brunazzi

Interventi di:

– Daniel Tyradellis, curatore mostra Arbeit Sinn und Sorge – Dresda, Germania

– Claudio Gambardella, direttore artistico Sezione Tendenze-Design/Ravello Festival –

Seconda Università degli Studi – Napoli, Italia – Napoli, Italia

– Pier Paolo Poggio, MUSIL Museo dell’Industria e del Lavoro Eugenio Battisti –

Brescia, Italia

– Daniela Brignone, Museimpresa – Italia

– Pier Luigi Bassignana, Archivio storico AMMA e Museo RIV – Torino, Italia

ore 17.00

– Sergio Scamuzzi, Bilancio dei lavori del convegno

– Tom Dealessandri, Il progetto della Città di Torino

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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