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6 Aprile 2023 da AISO
Scuole AISO

Scuola AISO “restituire parola/riprendere parola” | Torino-Collegno

Scuola AISO “restituire parola/riprendere parola” | Torino-Collegno
6 Aprile 2023 da AISO
Scuole AISO

Restituire parola/Riprendere parola

Scuola di storia orale nel paesaggio e negli archivi della liberazione dal manicomio

Seconda edizione

Torino | Collegno 23 e 26, 27,28 maggio 2023

 

La Scuola AISO Restituire parola/riprendere parola, Scuola di storia orale nel paesaggio e negli archivi della liberazione dal manicomio organizzata nel paesaggio e negli archivi della liberazione dal manicomio, a Torino e Collegno, cercherà di raccontare, attraverso la voce dei testimoni, la storia di un processo di liberazione, iniziato nel 1968 a Collegno e a Torino, durato diversi decenni e che ha riguardato tanti spazi della città in trasformazione, grazie alle numerose esperienze e mobilitazioni capaci di unire dentro e fuori.

Dopo una prima stagione di lotte iniziate alla fine degli anni Sessanta, nel 1973 fu definitivamente chiuso il primo manicomio torinese, quello di via Giulio, divenuto da metà Ottocento, in seguito all’apertura della sede di Collegno, luogo di internamento totalmente femminile. La sede di Torino, posta nel cuore della città, era arrivata a contare circa 800 ricoverate e il suo smantellamento fu solo uno dei primi effetti della lunga storia della de istituzionalizzazione nella capitale industriale, che conservava all’epoca ancora tre grandi ospedali psichiatrici a Collegno, Savonera (Collegno) e Grugliasco, oltre alle numerose case di cura private.

La scuola è promossa da Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, AISO – Associazione italiana di storia orale, Associazione per la lotta contro le malattie mentali, cooperativa sociale il Margine, cooperativa sociale La Nuova Cooperativa, cooperativa sociale Progetto Muret in collaborazione con CISO – Centro italiano di Storia Sanitaria e Ospedaliera Piemonte, cooperativa sociale il Sogno di una cosa, cooperativa sociale Chronos, cooperativa Stalker Teatro, Associazione Arcobaleno, Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà, Città di Collegno, Collegno Fòl Fest e Legacoop sociali Piemonte ed è organizzata nell’ambito dei progetti Memorie che curano,  Storia orale del superamento degli ospedali psichiatrici e Patrimoni da curare. Laboratorio di storia visuale sulla Certosa di Collegno (1960-2000) del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino. È stato richiesto il patrocinio alla Città di Torino.

COORDINAMENTO SCIENTIFICO E ORGANIZZATIVO

Pietro Adamo (Università di Torino), Daniela Adorni (Università di Torino), Patrizia Bonifazio (indipendent scholar), Gabriele Boccacini (Stalker Teatro), Barbara Bosi (Associazione per la lotta contro le malattie mentali), Antonio Canovi (Associazione italiana di storia orale), Cristina Cappelli (Solidea Società di Mutuo Soccorso del Sociale), Eva Coccolo (cooperativa sociale La Nuova cooperativa), Fabrizio Loreto (Università di Torino), Gianluigi Mangiapane (Università di Torino), Chiara Marinelli (cooperativa sociale Progetto Muret), Simonetta Matzuzi (cooperativa sociale il Margine), Maria Letizia Ferri (Università di Torino), Franco Lupano (Ciso Piemonte), Giulia Manzella (Università di Torino), Daniele Pipitone (Università di Torino), Adriana Rinaldi (Stalker Teatro), Marco Sguayzer (indipendent scholar), Andrea Spinelli (cooperativa sociale il Margine), Gelsomina Spione (Università di Torino), Chiara Stagno (Università di Torino), Davide Tabor (Università di Torino), Umberto Zocca (cooperativa sociale Chronos).

Qui è possibile scaricare la locandina dell’iniziativa.

PRESENTAZIONE

La Scuola di storia orale nel paesaggio e negli archivi della liberazione dal manicomio si concentrerà sul processo di superamento dei manicomi – iniziato alla fine degli anni Sessanta – e sulla successiva definizione di nuove pratiche di cura della persona, di politiche di salute mentale e di servizi territoriali, ascoltando le testimonianze dei protagonisti, esplorando i luoghi ed entrando negli archivi della psichiatria anti istituzionale alla ricerca di biografie e di esperienze individuali e collettive. In particolare, la seconda edizione della scuola in Piemonte analizzerà il percorso di restituzione della “voce” agli internati e le diverse forme di testimonianza con cui tali voci sono uscite dall’interno del manicomio, per esaminare il complesso e contraddittorio rapporto (sociale, di cura, politico, esistenziale) tra il processo di restituzione della parola e quello del riprendere parola, in un gioco di posizionamenti delle diverse soggettività coinvolte, di gerarchie criticate e riviste e di squilibri di potere. L’abbattimento del muro del manicomio, inoltre, ha riconfigurato in forme inedite il rapporto dentro-fuori tra istituzione totale e società, e nei decenni successivi al 1978 si costruirono veri e propri nuovi paesaggi urbani della de istituzionalizzazione, prodotti certamente dalle funzioni istituzionali attribuite ai vecchi spazi manicomiali e ai nuovi spazi esterni (ambulatori, case, centri sociali,
centri diurni, ecc.), ma soprattutto dalle percezioni, dai vissuti e dalle azioni degli individui (pazienti, operatori sociali, medici, amministratori, ecc.) e dalle loro memorie.

Dopo la prima fase di costruzione del movimento anti istituzionale e dopo le prime esperienze degli anni
Sessanta e dei primi anni Settanta, al fianco dei gruppi basagliani si formò una rete di soggetti associativi e cooperativi che operava dentro e fuori il manicomio, per difendere i degenti aiutandoli a recuperare la “voce” e i loro diritti e per modificare l’immagine dell’ospedale psichiatrico nell’opinione pubblica, passaggio fondamentale per riformare radicalmente la psichiatria e, in generale, il rapporto tra istituzioni di cura e assistiti. Questa storia – che fa del Piemonte un luogo nevralgico del processo che portò all’approvazione prima della legge 180, poi dell’istituzione del servizio sanitario nazionale – deve però essere in gran parte ricostruita e raccontata, anzitutto grazie alle testimonianze dei protagonisti e al rapporto che si crea tra memoria e luoghi.

L’attività formativa alternerà: un prologo introduttivo online di presentazione della scuola e di approfondimento della storia manicomiale e della storia orale; formazione in aula e discussione collettiva; geoesplorazioni dei luoghi della liberazione dal manicomio (dagli spazi dell’ex manicomio di Collegno – per conoscere le numerose stratificazioni storiche accumulate, da Certosa a ospedale psichiatrico, fino alla riconversione e alla rifunzionalizzazione degli spazi, tuttora in corso – e dell’ex manicomio di Torino in via Giulio, chiuso nel 1973, poi sede prima della Casa delle donne, poi dell’anagrafe comunale e di altri servizi municipali); incontri con i testimoni e interviste registrate in piccoli gruppi; laboratori negli archivi della psichiatria torinese, soprattutto nei piccoli archivi cooperativi e associativi, alla ricerca della storia dei vari soggetti produttori, ma soprattutto delle
storie di vita conservate e delle forme di oralità presenti (raccolte di testimonianze, verbali di incontri,
documentari, autobiografie, registrazioni di assemblee, ecc.).

Gli obiettivi della scuola sono: contribuire alla formazione dell’archivio di memorie orali, sensibilizzare al tema studiosi, amministratori e operatori sociali, affinare gli strumenti di analisi su questa specifica tipologia di intervista, costruire un gruppo di lavoro locale e sovra locale, avviare una riflessione collettiva sull’uso di queste interviste per la ricerca scientifica e per progetti di public history.
La scuola rientra nel programma della Collegno Fòl Fest, che prevede varie attività di animazione culturale (esposizioni, concerti, conferenze, ecc.), dal 20 al 28 maggio 2023.

ISCRIZIONI

La scuola è aperta a chiunque sia interessato, ma è particolarmente indirizzata a studentesse e studenti
universitari, dottorande e dottorandi, ricercatrici e ricercatori, docenti della scuola, professioniste e professionisti del patrimonio culturale, operatrici e operatori sociali e sanitari, personale medico e di cura della persona, operatrici e operatori culturali, bibliotecarie e bibliotecari, dipendenti della pubblica amministrazione, socie e soci di cooperative e di associazioni, archiviste e archivisti, appassionate e appassionati di storia del territorio.

È previsto un tetto massimo di 30 iscrizioni.

Sono disponibili due borse di studio finalizzate alla redazione del report finale di restituzione. La borsa di studio garantisce l’iscrizione gratuita e i tre pranzi.

Le iscrizioni verranno accolte in ordine di candidatura fino a esaurimento dei posti disponibili. Per iscrizioni: scrivere ai due indirizzi aisoitalia@gmail.com e davide.tabor@unito.it con oggetto “Scuola AISO Collegno” e massimo 10 righe di presentazione

Chiusura iscrizioni: 10 maggio 2023.

Chi si iscrive si impegna a una partecipazione attiva e alla “restituzione” dei documenti prodotti.

COSTO

La quota di iscrizione alla Scuola di storia orale nel paesaggio e negli archivi della liberazione dal manicomio è di 80 euro, da versarsi in anticipo mediante bonifico bancario ad AISO secondo le istruzioni che verranno comunicate a chi si iscrive.

Per candidarsi per le due borse di studio occorre inviare curriculum vitae e breve testo contenente le motivazioni della richiesta (max 15 righe).

La quota di iscrizione comprende esclusivamente l’attività didattica e i pranzi del 26, 27 e 28 maggio; non comprende invece le cene, le spese di alloggio e di viaggio.

Per partecipare alla Scuola è necessario essere iscritti ad AISO (Associazione Italiana di Storia Orale) ed essere in regola con la quota sociale 2023 (25€ per junior/precari; 50€ per senior/strutturati).

PROGRAMMA

Martedì 23 maggio 2023
PROLOGO ONLINE
16,00-19,00
Presentazione della scuola a cura di Daniela Adorni (Università di Torino), Antonio Canovi (Aiso) e Davide Tabor (Università di Torino)

Interventi:

Mario Colucci (psichiatra), Franco Basaglia e la riforma psichiatrica in Italia
Fabrizio Loreto (Università di Torino), La stagione dei diritti nei lunghi anni settanta
Daniele Jalla (Icom Italia), L’intervista nella storia orale

Per partecipare online, accedere alla riunione Webex
https://unito.webex.com/unito/j.php?MTID=mb2547bc505b7d804a5b45cb484391700

Numero riunione (codice di accesso): 2733 572 6039

Password riunione: HydXPJdD283

Venerdì 26 maggio 2023

9,00
Accoglienza presso L’orto che cura (cooperativa sociale il Margine)
Piazza Avis, 3, 10093 Collegno

LUOGHI DELL’INTERNAMENTO E SPAZI DELLA LIBERAZIONE

Apertura scuola e introduzione

Relazioni introduttive:
Davide Tabor (Università di Torino), Memorie della liberazione dal manicomio
Nicoletta Fratta (cooperativa sociale il Margine), Dalla liberazione alla rigenerazione. Luoghi e persone
Stefania Collina (Direttrice delle riviste Solidea e Margine Magazine), Parole dal manicomio

10,30

Conoscenza dell’esperienza de L’orto che cura

Esplorazione dell’area dell’ex ospedale psichiatrico di Collegno e del suo cambiamento
Le voci degli studiosi, i ricordi di testimoni, le fotografie, i documenti d’archivio ci aiuteranno a esplorare i paesaggi dell’internamento e della liberazione dal manicomio e a immergerci nelle geografie emozionali delle diverse memorie

13,00
Pranzo

14,00
RESTITUIRE PAROLA

Relazioni introduttive:
Daniela Adorni (Università di Torino), Femminismi e de istituzionalizzazione: lessici comuni?
Patrizia Bonifazio (indipendent scholar), Geografie emozionali

15,00
Intervista a testimoni in gruppi e geoesplorazioni (setting: spazi della Certosa)

17,30
Attività di restituzione in aula
Discussione e confronto sull’intervista e ascolto di testimonianze orali

19,30
Cena libera
Attività serale: partecipazione agli eventi della Collegno Fòl Fest (partecipazione libera)
Sabato 27 maggio 2023

9,00
Cooperativa sociale Progetto Muret
Via Virle 21/a – Torino

LUOGHI DELLA DEISTITUZIONALIZZAZIONE E ARCHIVI COOPERATIVI

Danila Mezzano (cooperativa sociale Progetto Muret), Storie cooperative e luoghi della deistituzionalizzazione
Eva Coccolo (cooperativa sociale La Nuova Cooperativa), Deistituzionalizzazione e cooperazione sociale
Esempi di documenti dell’archivio storico cooperativo

11,00
Intervista a testimoni in gruppi (setting: sede della cooperativa)

13,00
Pranzo

14,00
Attività di restituzione in aula
Discussione e confronto

15,00-16,00
Spostamento

16,00
SOGGETTI IN TRANSITO: L’OSPEDALE PSICHIATRICO FEMMINILE

Intervista a testimoni in gruppi e geoesplorazioni (setting: aula Polo del ’900 e area dell’ex manicomio di via Giulio a Torino)

18,00
Attività di restituzione in aula

Discussione e confronto

20,00

Cena libera
Domenica 28 maggio 2023

9,00
Associazione per la lotta contro le malattie mentali
Via Vanchiglia, 3 Torino

VOCI CHE ATTRAVERSANO I MURI

Relazioni introduttive
Barbara Bosi (Associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali), Pazienti e familiari nelle carte dell’archivio storico
dell’Almm

Esempi di documenti dell’archivio storico Almm
10,30

Intervista a testimoni in gruppi (setting: sede dell’associazione)
12,30

Attività di restituzione in aula

Discussione e confronto
Conclusioni in aula

13,30
Pranzo
Saluti

Il programma didattico della scuola potrebbe subire qualche lieve variazione in relazione agli eventi della
Collegno Fòl Fest.

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Storia Orale

È la registrazione dei ricordi, delle esperienze e delle opinioni delle persone su ciò che hanno vissuto.

Significa incontrare persone faccia a faccia, dialogare con loro, ascoltare quel che hanno da dire, riflettere e utilizzare criticamente i loro racconti.

Consente di far sentire la voce di individui e gruppi che hanno poco ascolto o che sono ai margini della società.

Offre punti di vista originali e spesso sorprendenti sul passato e sul presente, che sovvertono, contraddicono o integrano le narrative dominanti.

È un’opportunità per salvare racconti, tradizioni orali, lingue e “arti del dire” che sono in continua trasformazione.

In Italia la storia orale ha una ricca tradizione che risale agli anni '50, ma l’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO) è impegnata anche in nuovi ambiti come archivi orali e tecnologie digitali, e public history.

 

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